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Coltivare la terra per raccogliere da essa i frutti del proprio lavoro è parte di quel piccolo ma sostanziale insieme di cose che distingue l’essere umano da quello animale e rappresenta una delle attività che l’uomo svolge da più tempo in assoluto. L’arte di coltivare aree di verde pubblico a fine politico, culturale e sociale, in poche parole il Guerrilla Gardening, ha tuttavia un’origine molto più recente, che viene fatta risalire alla metà degli anni sessanta quando, negli Stati Uniti e più precisamente a New York, un gruppo di attivisti guidati da Liz Christy
CESENA – Il dibattito sull’energia è quanto mai acceso. Il disastro di Fukushima ha riportato in auge la questione nucleare e la vicina Ravenna teme di dover ospitare in un futuro quanto mai prossimo una centrale atomica la cui ombra ovviamente grava su tutte le città vicine, fra cui Cesena. E’ rovente anche la situazione del mercato delle rinnovabili che dopo il boom degli incentivi statali per l’installazione di sistemi fotovoltaici è ora al centro di una clamorosa per quanto incomprensibile marcia indietro da parte del governo, che rischia di
CESENA – Il linguaggio del marketing ha fatto presa su tanti aspetti della vita quotidiana e sembra aver posto radici profonde anche all’interno del mondo dell’associazionismo. Il Guerrilla Gardening così diventa un’attività che alla lettera si traduce in una forma di giardinaggio virale e partecipato che ha l’obiettivo di piantare, coltivare e veder crescere nuovo verde nei parchi e per le vie di una città. E’ in quest’ottica che l’associazione Viaterrea, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali di Cesena ed il Parco Fiume Savio
Mamma quanti ricordi. Quanta brace che ancora soffia. Ho bisogno di scrivere. Ormai sono abituato a farlo senza penne. Uso tasti immediati ma non è questo il punto. Quante contraddizioni dietro una storia di successo e dolore. Sentire certe cose provoca in me necessariamente uno stato di angoscia misto vuoto misto pieno che mi riporta indietro a quando scoprivo di essere adulto. Come se mi commuovessi al cospetto del primo
Mi hanno chiesto di scrivere "qualcosa sui Giovani e l'Unità d'Italia". Senza alcuna traccia di informazioni aggiuntive. Di seguito, quello che ne è scaturito:
Cosa pensano i giovani dell’Unità d’Italia? Una domanda tanto generica da dare le vertigini. Il rispetto dell’ordine costituito e delle tradizioni si sa non sono mai andati troppo d’accordo con la necessità di esplorazione e ribellione dell’adolescenza e post adolescenza di ciascuno di noi. Se poi mettiamo sul piatto che la generazione che oggi rientra in questa coorte, quella che ha preso i propri natali nel decennio degli ottanta, deve condividere volente o nolente l’etichetta che sta per la gioventù con la generazione del decennio precedente, quella nata negli anni ’70, la generazione dei trentenni e di neo quarantenni per intenderci, capiamo che di italiani potenzialmente disinteressati all’unità d’Italia ce ne sono tanti. I più giovani devono fare i conti con uno scenario socio-economico imbarazzante,
LONGIANO – La protezione civile aveva messo in allerta popolazione ed amministratori sui rischi di una probabile nevicata. E la neve è arrivata in grande quantità. Longiano stamattina si è svegliata ricoperta da un manto di quasi 40 cm di neve ed uno scenario che da anni non si verificava. Tanti i disagi alla popolazione: una quantità impressionante di alberi e rami spezzati dal peso delle precipitazioni hanno reso necessaria la chiusura di diverse strade alle auto che si trovavano in circolazione già a partire dalle ore 8.00. Viale Decio Raggi, via della